Con questa rubrica Artemarmi incontra gli architetti e i designer con i quali lavora o ha lavorato su progetti, ha avuto delle collaborazioni, scambiando idee e spunti di riflessione su un tema centrale: come sta cambiando il rapporto dell’uomo con lo spazio. Il nuovo design, i colori e i materiali di tendenza, come le città affrontano il grande tema della sostenibilità, raccontate da chi, per lavoro, ha un punto di vista privilegiato.
Il primo appuntamento è con l’architetto Ermanno Forte, che si occupa in modo particolare di ristrutturazioni di civili, abitazioni e attività commerciali. Con uno sguardo sempre attento alle novità.
Architetto Ermanno Forte, qual è la sua idea di casa?
La casa è il luogo degli affetti, dei ricordi, dei dolori , delle gioie della vita, un luogo da curare, custode della nostra anima. La progettazione di una casa deve guardare alla vita, il design al rispetto dell’ambiente sociale e culturale circostante.
Dopo due anni di pandemia, è cambiato il rapporto delle persone con lo spazio?
Due anni è un periodo molto breve per cambiare abitudini oramai consolidate, anzi questo tempo “ costretto” può aver avuto un effetto di accelerazione nel rapporto critico tra spazio e tempo. Tra intimità e solitudine la linea è sottile, la cultura di un ambiente domestico può fare la differenza.
Quali sono le novità, le tendenze contemporanee, che porta nel suo lavoro?
Nessuna e tutte, esistono poche cose belle, poche idee vincenti e poi ci sono i momenti e i luoghi in cui è corretto proporle, basta farsi guidare dal contesto e cercare di fare meno danni possibili.
Parliamo di materiali: ce ne sono alcuni che preferisce in modo particolare?
I materiali si scelgono perché possano raccontarci di loro, tutti i materiali hanno pari dignità, l’ importante e rispettarli…” un prezioso marmo avrà necessità di una pausa intorno a lui, ci chiederà di essere accompagnato da un modesto intonaco per poter fare al meglio il suo lavoro…”.
Come è nata la collaborazione con Artemarmi?
Una collaborazione nata nel comune rispetto e amore per il lavoro, e una naturale predisposizione per l’appassionante processo del costruire. Se questo poi lo ritrovi in una struttura capace e importante come Artemarmi, per un architetto può creare “dipendenza”.
Su quali progetti nello specifico?
Prevalentemente privati, progettazioni e ristrutturazioni di civili abitazioni o attività commerciali.
Siamo nell’era della sostenibilità: che vuol dire fare l’architetto oggi rispetto a vent’anni fa?
Dovevamo e dobbiamo aiutare la gente a cercare la bellezza e questa si può trovare solo rispettando ciò che abbiamo intorno, il resto sono solo leggi e regolamenti.
N.d.R. Qui sotto alcuni lavori dell’arch. Ermanno Forte (per contatti: archi.forte@libero.it)